Per sostituire le vecchie finestre, anche il 2023 prevede degli incentivi fiscali utilizzabili per la sostituzione dei serramenti. Vediamo insieme di cosa si tratta e come funzionano.
Il Bonus ristrutturazioni 2023 corrisponde a una detrazione fiscale del 50% per lavori di restauro. Attivo già da tempo, è stato prorogato fino al dicembre 2024 e può essere utilizzato per lavori in casa o anche in mansarda, a patto che l’immobile in oggetto abbia una destinazione residenziale. Non è quindi utilizzabile per uffici, negozi, laboratori e altre destinazioni non residenziali. Si differenzia da altri bonus perché può essere richiesto anche per sostituire finestre in locali non riscaldati, come un garage o una cantina.
Se si sostituiscono in serramenti in ambienti che delimitano il volume riscaldato dell’immobile, quelli sostitutivi devono possedere un isolamento termico corrispondente a quanto previsto dal Decreto interministeriale del 26 giugno 2015, oltre a sottostare a eventuali altre disposizioni legate alle norme regionali. Nel caso dei locali condominiali non riscaldati, la detrazione viene concessa anche se non si tratta di apportare miglioramenti.
Attraverso il Bonus sono detraibili fino a 96.000 euro di spesa. L’incentivo sarà restituito attraverso uno sconto IRPEF distribuito in 10 rate annuali di un unico importo. Alternative allo sconto sono la cessione del credito e lo sconto immediato in fattura.
Altro incentivo sfruttabile è quello rappresentato dall’Ecobonus. Recentemente prorogato, anch’esso, fino al 31 dicembre 2024, ha due percentuali di detrazione. Nel caso della sostituzione dei serramenti la detrazione arriva al 50% ed è applicabile per immobili appartenenti a qualsiasi categoria catastale. Può essere, infatti, utilizzato anche per edifici a destinazione commerciale, a patto che siano dotati di impianti di riscaldamento.
La detrazione fiscale è ottenibile solo se si riconosce che la sostituzione o modifica degli infissi fornisce una miglioria nelle prestazioni energetiche dell’immobile, riguardo all’efficienza termica. Viene, inoltre, imposto il rispetto dei valori di isolamento definiti dal D.L. dell’11 marzo 2008, modificato dal D.L. del 6 gennaio 2010.
Caratteristica delle finestre sostituite deve essere quella di garantire un valore di conduttività termica minore o uguale al limite stabilito per fasce climatiche delle differenti zone. Anche il costo massimo detraibile varia a seconda delle zone climatiche, oscillando tra i 550 e i 750 euro al metro quadro. Nessun tetto massimo per altre spese accessorie, come la posa della finestra, i materiali e gli accessori per l’installazione, tutti incentivabili al 50%.
È, quindi, possibile recuperare fino al 50% delle spese detraibili per la sostituzione dei serramenti dall’imponibile IRPEF, nel corso di 10 anni, a patto che siano state sostenute entro il 31 dicembre 2023. Il limite complessivo di spesa è di 60.000 euro e, anche in questo caso, alla detrazione IRPEF sono alternativi la cessione del credito e lo sconto immediato in fattura.
In conclusione la sostituzione delle finestre rimane sempre incentivabile, consentendo di optare tra Bonus ristrutturazioni ed Ecobonus, a seconda dei lavori e delle caratteristiche dell’immobile stesso.
Si possono ancora sostituire le finestre mentre si sta procedendo a lavori ancora più impegnativi per un’abitazione, approfittando del Superbonus, che nel 2023 è passato dal 110 al 90%.
Come in precedenza restano invariate le condizioni, come la distinzione tra lavori principali o trainanti da realizzare per poter usufruire dell’incentivo. Parliamo di lavori di isolamento oltre il 25% dell’intonaco, tetto compreso, di ristrutturazione per impianti termici da sostituire con un sistema centralizzato ad alto risparmio energetico e di riduzione di rischio sismico.
Realizzare, in contemporanea ai su indicati, altri lavori di miglioramento energetico (lavori trainati) per l’abitazione, tra cui la sostituzione delle finestre, consente di rendere anche queste spese detraibili al 90%. Nel 2023 sono state introdotte delle restrizioni, in quanto i lavori possono essere svolti solo nella prima casa, rispettando un reddito di riferimento che ha il limite di 15.000 euro.
Tra le spese ammissibili per gli infissi rientrano la fornitura, l’installazione delle finestre, di infissi, scuri, vetrate, avvolgibili, persiane e ogni tipo di serramento che assicuri il miglioramento del rendimento energetico, all’interno di un limite massimo di 60.000 euro. L’incentivo può essere applicato anche nel caso di variazione di posizione e dimensioni, con una superficie delle nuove aperture che può essere uguale o inferiore a quella precedente, mentre non vale per nuove installazioni di infissi. Contattaci per avere maggiori informazioni su tutti i nostri servizi.
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