La necessità di trovare la giusta concentrazione per lavorare richiede la possibilità di un isolamento acustico che escluda, almeno parzialmente, rumori che possano distrarre. Allo stesso tempo, se lo spazio a disposizione è limitato, una divisione in muratura degli ambienti potrebbe togliere luce o rendere opprimenti e poco luminosi le varie aree. In casi del genere, una parete divisoria in vetro può essere la soluzione più funzionale e visivamente gradevole per separare gli ambienti.
Nello scegliere il tipo più adatto di parete divisoria per ufficio, è fondamentale considerare le qualità e le caratteristiche dei materiali con cui sono composti i modelli disponibili, anche in relazione all’uso e agli ambienti di destinazione. Le possibilità sono diverse, vetrate fissate ai muri, pareti scorrevoli, con intelaiatura ancorata alle pareti, oppure con un binario di scorrimento e molte altre possibilità.
Il vetro utilizzato per i pannelli delle pareti è quello autoportante, anche detto strutturale. Si tratta di lastre di vetro temperato stratificato molto resistente realizzati secondo una scala di trasparenza che può variare da extra-chiaro, trasparente a satinato. Il suo utilizzo consente di creare ambienti luminosi, dallo stile contemporaneo, ed è ideale per rispondere a soluzioni di continuità e comunicazione tra i reparti operativi di un ufficio, garantendo comunque maggiore concentrazione e produttività (ma anche privacy) riducendo il disturbo acustico.
Ricapitolando le pareti divisorie in vetro hanno una notevole valenza estetica perché regalano un senso di apertura e di leggerezza che contribuisce ad aumentare visivamente l’ampiezza dello spazio garantendo l’isolamento acustico. Infine, l’installazione è bene che sia affidata a professionisti in grado di valutare se i muri, il soffitto e il pavimento siano idonei all’installazione, ovvero all’ancoraggio dei supporti, e quale tipo di parete vetrata si presti maggiormente allo scopo estetico e funzionale richiesto per l’ambiente di lavoro.
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