Ance chiede il potenziamento delle detrazioni fiscali per sicurezza ed efficienza energetica

L’Associazione nazionale costruttori edili ha chiesto alle Commissioni Speciali per l’esame degli atti del Governo di Camera e Senato, il potenziamento degli incentivi fiscali per la sicurezza e l’efficienza energetica della casa.

Si tratta di una serie di misure per correggere alcuni errori che aggravano la crisi economica e che avrebbero la finalità di migliorare la qualità del patrimonio costruito e della vita.

Un settore in crisi. Come sottolineato dall’associazione, il settore edile è in crisi da dieci anni, in cui sono stati persi oltre 600mila posti di lavoro e hanno chiuso più di 100mila imprese.  La causa della crisi, secondo l’Ance starebbe nell’inefficacia delle procedure di spesa.

Per questo motivo la proposta è quella di potenziare le detrazioni fiscali, riducendo la burocrazia, dando regole certe al mercato, velocizzando la cantierizzazione dei lavori in programma e seguendo alcune linee prioritarie.

Digitalizzazione del settore. L’Ance, inoltre, ritiene necessaria una strategia nazionale per la digitalizzazione del settore delle costruzioni, da adottare a livello governativo, similmente a come avvenuto in altri paesi europei.

La leva fiscale. Fondamentale è ritenuta anche la leva fiscale, con strumenti innovativi che sono diretti a favorire i programmi di rigenerazione urbana, come un pacchetto di misure fiscali per favorire l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza del patrimonio esistente.

La proposta è di equiparare la fiscalità sull’acquisto degli immobili nuovi ad alta efficienza energetica con quelli usati, estendendo alle zone a rischio sismico 2 e 3 le detrazioni Irpef per l’acquisto di case antisismiche e rimodulando l’ecobonus e il sismabonus in funzione della tipologia e dimensione degli immobili industriali. Infine, si chiede di garantire un regime di tassazione agevolata all’impresa con le permute di interi stabili condominiali da demolire e ricostruire.